2023
Costruzioni in legno: inversione di tendenza anche in Australia
Un innovativo progetto, che vedrà la luce nel mese di settembre a Melbourne - in Australia - si è unito alla spinta “green” per far crescere l’attenzione sulle costruzioni in legno e sull’importanza di ridurre l'enorme impronta ambientale dell'industria edilizia.
A Collingwood sorgerà presto un grattacielo per uffici “ibrido” di 15 piani: i primi quattro realizzati in cemento, i restanti dieci realizzati interamente in legno.
Il grattacielo, battezzato T3 Collingwood, progettato dalla società Hines, rappresenta una delle rare costruzioni in legno messe in opera di recente in Australia e potrebbe rappresentare un'inversione di tendenza simile a quella avvenuta negli Stati Uniti e in Europa.
Per la realizzazione del grattacielo T3 Collingwood sono stati stimati circa 3500 metri cubi di legno. Se, ad una prima analisi, associamo il volume di legno in alberi abbattuti, il numero può senz’altro impressionare.
Nonostante ciò, è allo stesso tempo evidente che le costruzioni in legno siano fondamentali per ridurre concretamente le emissioni di carbonio e per creare un processo edilizio più pulito e semplificato.
A livello globale, infatti, le industrie dell'acciaio, del cemento e dell'alluminio contribuiscono ciascuna a circa l'8% delle emissioni annuali di gas serra. Mentre le uniche emissioni di gas serra associate all'impiego del legno come materiale da costruzione sono relativamente basse, limitate principalmente ai macchinari di lavorazione e trasporto.
L'amministratore delegato di Hines, Simon Nasa, ha dichiarato che l'impronta di carbonio della torre di Collingwood corrisponde al 40% in meno rispetto ad una struttura equivalente ma in cemento e acciaio. Ciò è dovuto al fatto che il legno “sequestra” il carbonio durante la fase di crescita e rimane un deposito naturale.
A supporto del progetto di Hines, il governo federale ha destinato un investimento di 70 milioni di dollari: il primo finanziato nel quadro del programma governativo da 300 milioni di dollari per favorire le costruzioni in legno su larga scala.
Sebbene gli edifici in legno siano vantaggiosi per l'ambiente, in Australia non sono ancora decollati. In parte a causa delle rigide norme antincendio che hanno contribuito a scoraggiare molti costruttori dallo sperimentare nuove soluzioni.
I timori legati al rischio incendio sono però infondati, come è già stato ampiamente dimostrato da numerosi studi e test.
Il legno infatti non perde la sua forza strutturale perché, una volta carbonizzato un primo strato, lo stesso strato carbonizzato protegge lo strato sottostante rendendo molto lenta la combustione totale della trave e dell’intera struttura.
Oltre all’ottima resistenza al fuoco, il legno offre un’eccellente protezione dal danno sismico grazie all’elasticità e alla notevole capacità di assorbire le sollecitazioni generate durante i terremoti.
Il legno è inoltre capace di regolare in modo naturale l’umidità nell'aria: la assorbe se in eccesso, la rilascia se in difetto. Il giusto livello di umidità nell’aria aiuta il mantenimento della temperatura interna ideale, migliora la respirazione, riduce il rischio di infezioni da virus e batteri e la formazione di pericolose muffe. Il legno, abbinato al giusto materiale isolante, è in grado inoltre di assorbire i rumori: sia esterni, sia interni alle pareti di casa.
In sintesi, gli edifici in legno rappresentano sicuramente l’elemento chiave nel futuro delle costruzioni: perché, quindi, non scegliere il legno anche e soprattutto per le nostre case?
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