2021
Casa in legno prefabbricata: linee semplici dal carattere deciso
Una casa in legno prefabbricata, con linee semplici ma dal carattere deciso. Uno spazio grande e aperto, capace di parlare con l’esterno grazie ad ampie finestrature. Il sogno nel cassetto dell’architetto ghedese Cristina Rodella che ha immaginato, disegnato e progettato la sua casa in legno.
L’abbiamo incontrata in occasione dell’Open House.
Architetto Rodella, come nasce questo progetto? Il progetto è nato dalla volontà di realizzare una casa in legno che si palesa per quello che è: una struttura semplice, quasi primordiale, che non nasconde la sua natura ma la mostra come parte fondamentale che dialoga con l’interno e si affaccia sull’esterno, concentrandosi su ciò che abbiamo ritenuto essenziale e tralasciando il superfluo.
Perché ha scelto di costruire una casa in legno? Abbiamo scelto di costruire una casa in legno per le sue qualità strutturali, estetiche e prestazionali. Volevamo una casa semplice, ma con un carattere sincero. Abbiamo prediletto il legno, in quanto non prevede demolizioni, rappezzi e stuccature come le murature classiche, ma grazie ad una attenta progettazione permette di raggiungere soluzioni efficaci in tempi ristretti e con il minimo spreco di materiale. Soprattutto volevamo una casa attenta all’ambiente, che guardasse al futuro rispettando il paesaggio circostante.
La collaborazione con Tecnowood. Ci siamo affidati a Tecnowood perché volevamo un’azienda presente sul territorio, con un forte carattere artigianale e pronta ad accettare una sfida nuova ed inconsueta. Non è stato difficile trasmettere la nostra idea, abbiamo riscontrato fin da subito una forte intesa e la voglia di costruire qualcosa al di là dall’ordinario.
Quali sono le caratteristiche principali di questa casa in legno? La progettazione è partita da forme estremamente semplici, razionali e funzionali sviluppate attraverso un corridoio prospettico. Le facciate, volutamente simmetriche, si aprono verso il giardino con ampie vetrate a tutta altezza per portare lo spazio esterno all’interno della casa. La copertura conferisce un aspetto contemporaneo all’involucro ed abbassa notevolmente l’impatto sull’ambiente circostante. I portici richiamano l’architettura rurale delle cascine bresciane.
Quali sono i dettagli tecnici di questa struttura in legno? Le pareti poggiano su una platea “calda” adeguatamente isolata, che costituisce il pavimento dell’abitazione, nella quale sono posati gli impianti elettrici e idrico-sanitari. Gli impianti, lungo le pareti, sono incassati in apposite fresate che saranno tamponate con pannelli di abete. L’isolamento dalla platea prosegue anche lungo le pareti perimetrali fino al tetto, anch’esso appositamente isolato formando una “scatola” completamente coibentata che necessita di un minimo apporto di energia per la regolazione della temperatura. I serramenti in alluminio, formati da triplo vetro per assicurare le corrette trasmittanze, permettono di ottenere profili molto sottili e poco invasivi nonostante le generose dimensioni delle portefinestre del salotto.
Ci parli delle scelte di carattere estetico... Le pareti all’interno rimangono a vista, per godere del calore del materiale. Per non snaturare i materiali l’interno riprenderà i colori della natura che circonda la casa, sia nei rivestimenti dei bagni che nella scelta dei tessuti e finiture. Le porte degli ambienti interni, saranno a bilico in pannelli di abete in modo da percepire il corridoio come un unico volume senza frammentazioni. Il rivestimento esterno della facciata sarà costituito da listelli in larice siberiano che cambierà con il tempo raggiungendo l’ossidazione naturale. Per accompagnare i serramenti di colore nero, imbotti e le coperture dei cassonetti degli oscuranti saranno rivestiti di pannelli in fibra di cemento nera.
Guarda l'intervista all'architetto Cristina Rodella qui sotto!
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